Cerimonia in onore degli studenti del Liceo Classico caduti nelle due Guerre

Una corona di alloro è stata deposta ai piedi della lapide fatta edificare dal preside Francesco Milano
Data:

06/11/2025

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Foto della lapide in memoria degli studenti del Liceo Classico morti nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale e della corona deposta in loro onore
© Nicoletta Fazio - Ufficio Stampa - Licenza sconosciuta

Descrizione

Ieri mattina, nel piazzale del Liceo Classico "Vittorio Emanuele II", la cerimonia in onore degli studenti della scuola caduti nelle due guerre. La manifestazione, organizzata dall'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, e, in particolare, dallo storico Mario Salvitti, ha visto la partecipazione, oltre al Sindaco Filippo Paolini, al vicesindaco Danilo Ranieri e all'Assessore all'Urbanistica, al Patrimonio e Politiche della Casa Graziella Di Campli, di autorità civili e militari, di una rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d'arma, della Dirigente del Liceo Classico e di alcuni studenti e insegnanti.

Una corona d'alloro è stata deposta ai piedi della lapide che ricorda i nomi dei ragazzi che persero la vita in battaglia. La lapide fu voluta nel 1922 dal preside Francesco Milano in memoria dei ventisette studenti del Liceo Classico morti nella Prima Guerra Mondiale. A loro, purtroppo, se ne aggiunsero altri diciotto che perirono nella Seconda.

Alla cerimonia erano presenti anche le sorelle Luisa e Paola Milano, nipoti del preside Francesco Milano. Il monumento è tutt'uno con la scuola, è la testimonianza del legame inscindibile e profondo tra un preside (che, all'epoca, era anche insegnante) e i suoi studenti.

«La città, all'indomani della immane tragedia, viveva questo monumento come occasione per elaborare il gravissimo lutto che l'aveva toccata direttamente. La storia non era la pagina stampata di un libro, ma era il dolore vivo delle madri, dei figli, delle fidanzate, degli amici di chi non c'era più» ha affermato Paola Milano nel suo discorso limpido e appassionato.

«La parola pace deve discendere nel cuore di tutti noi e deve illuminarci nell'azione quotidiana. Questi momenti servono a riflettere, ma anche a adoperarci concretamente affinché non si torni mai più a situazioni assurde come quelle della Prima e della Seconda guerra mondiale» ha commentato il Sindaco Paolini.

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Ultimo aggiornamento: 06/11/2025 19:18

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