Per occupazione temporanea di suolo pubblico per spazi di ristoro all’aperto (dehors), si intende l’insieme degli elementi mobili posti temporaneamente sullo spazio pubblico, o privato gravato da servitù d’uso pubblico, che costituisce, delimita e arreda lo spazio per il ristoro all’aperto annesso all'attività.
Estratto dal Regolamento comunale Dehors approvato con deliberazione di C.C. n. 29 del 20.04.2016
Art. 4 DESCRIZIONE DEGLI ELEMENTI DEI DEHORS
La struttura portante dei dehors, semplicemente ancorata al suolo e/o alle pareti degli edifici con ganci ed attacchi amovibili e/o con altro materiale resistente, dovrà essere strutturalmente autonoma; saranno consentiti vincoli strutturali di attacco all’edificio esistente, a condizione che non si arrechi pregiudizio e compromissione alla sua struttura, in conformità alla normativa sismica. La struttura portante del dehors dovrà essere realizzata con profili a sezione ridotta al minimo necessario, tali da garantirne il requisito della stabilità. Gli elementi costituenti i dehors sono quelli di seguito elencati e descritti:
A) Tavoli, sedie e simili
L’occupazione con tavoli e sedie, priva di copertura, costituisce la combinazione base degli elementi di un dehors e rappresenta la soluzione minima di struttura finalizzata al servizio di somministrazione o di semplice consumo all’aperto.
Le sedie, i tavoli e simili devono essere coordinati nei materiali, nello stile e nei colori nelle tonalità del grigio o legno naturale, escludendo ogni effetto rustico.
Al fine di evitare che tavoli e sedie fuoriescano dallo spazio concesso per l’occupazione, l’area stessa deve essere delimitata con elementi del tipo indicato di seguito alla lett. D), oppure mediante il posizionamento di una base di moquette della dimensione dello spazio concesso, qualora l’Amministrazione comunale non provveda ad effettuare sulla pavimentazione i segni di delimitazione dell’area concessa.
B) Pedane
L’area, previa presentazione di adeguata documentazione tecnica relativa sia allo stato di fatto che di progetto, potrà essere pavimentata con pedana a raso o sopraelevata del tipo modulare, unicamente al fine di colmare i dislivelli di marciapiedi, di piani inclinati e non livellati o per eliminare le barriere architettoniche.
La pedana dovrà essere realizzata in legno, appoggiata semplicemente al suolo e di facile rimozione.
Non è consentito l’ancoraggio a terra delle pedane, in modo da non danneggiare la superficie della strada o della piazza e a garanzia della totale rimovibilità delle stesse.
Le pedane non devono interferire con gli elementi dell’arredo urbano esistenti, né impedire l’accesso ad eventuali altre caditoie e chiusini presenti.
C) Elementi di copertura
La copertura dei dehors è consentita unicamente mediante le tipologie sotto indicate.
Non è ammesso l’uso di più tipologie di copertura nello stesso dehors.
Per le coperture devono essere usati materiali tipo tessuti impermeabilizzati, i cui colori, esclusivamente in tinta unita e nelle tonalità dell’avorio, panna o ecrù, per un corretto inserimento nel contesto urbano, risultino in sintonia con l’assetto cromatico degli edifici adiacenti e con le tonalità di fondo della zona, nel rispetto delle norme stabilite dal vigente Regolamento edilizio.
La copertura dovrà avere forma regolare e medesimo colore e dovrà essere zavorrata al suolo con piastre o per mezzo di opportuni ancoraggi che comunque non prevedano l’infissione al suolo pubblico, né comportino pericolo o intralcio alle persone.
L’altezza massima della copertura non può essere superiore a m. 3,40, al colmo, mentre quella minima, alla gronda, non potrà essere inferiore a m. 2,40.
In caso di copertura piana, l’altezza interna della stessa non potrà essere inferiore a m. 2,70.
L’altezza è data dalla misura del segmento verticale che congiunge il piano di calpestio esistente prima dell’inserimento del dehors con l’intradosso della struttura di copertura medesima. Tale altezza deve essere rapportata con l’intorno architettonico in cui il dehors si inserisce e deve rispettare eventuali decori e cornici esistenti, che non devono essere nascosti.
Tutte le tipologie di strutture dovranno essere costituite da:
- Sostegni in ferro e/o alluminio verniciati e/o in legno lamellare, di colore antracite, grafite o nero/marrone;
- Coperture in tessuto impermeabile e simili, di colorazioni su indicate e adeguate all’ambito urbano in cui vengono inseriti i dehors.
OMBRELLONI: di forma quadrata o rettangolare, disposti singolarmente o in serie con struttura in legno lamellare o alluminio o metallo verniciato con un solo palo centrale o laterale.
Nel caso di ombrelloni disposti in serie, è consentito inserire un collegamento tra gli stessi, costituito da materiale impermeabile o simile, avente la funzione di raccolta delle acque piovane.
La proiezione al suolo degli ombrelloni non deve superare i limiti dell’area autorizzata.
Per ogni esercizio gli ombrelloni saranno tra loro uguali per dimensione, caratteristiche costruttive, colori e personalizzazioni.
COPERTURE A CAPPOTTINA O A DOPPIA FALDA con due soluzioni:
a) con struttura centrale di sostegno;
b) con montanti perimetrali.
I materiali e i colori consentiti sono quelli su indicati.
TENDE A FALDA (a telo teso o pantalera): costituite da uno o più teli retraibili, fissati alla parete dell’edificio tramite rullo di avvolgimento, senza tamponamenti laterali e senza punti di appoggio al suolo, a copertura di tavoli e sedie collocati nell’area sottostante la tenda.
“Nel centro storico, come individuato nel PRG in vigore, le tende a falda devono essere fissate all’interno della modanatura dei varchi corrispondenti all’esercizio commerciale per permettere la massima leggibilità degli elementi compositivi della facciata.” (Emendamento approvato).
D) Elementi di delimitazione
Per delimitazione si intende qualsiasi elemento atto ad individuare gli spazi autorizzati rispetto al restante suolo pubblico.
Tali elementi vengono utilizzati al fine di evitare che persone o cose fuoriescano dall’area in modo disordinato “e per garantire la sicurezza degli avventori” o, semplicemente, a scopo ornamentale e devono essere di colori e materiali attinenti al contesto storico-architettonico della zona circostante.
Tipologie di delimitazione:
- Vasi, fioriere e simili.
- Recinzioni quali cordoni, ringhiere, parapetti e simili.
- Elementi laterali di protezione.
Vasi e fioriere dovranno essere preferibilmente di materiale in legno, cemento, graniglia o terracotta e di colore in sintonia con gli altri elementi del dehors.
Gli elementi metallici delle recinzioni dovranno essere di colore antracite o grafite o nero.
La linea di delimitazione dell’area da occupare deve essere sempre costituita da una sola fila di elementi, uguali fra loro. Tutti gli elementi devono insistere all’interno dell’area concessa.
L’altezza massima delle recinzioni e delle fioriere, comprensiva delle essenze a dimora, non deve superare la misura di m. 1,00 al fine di non creare ostacolo alla visibilità.
Tutti gli appoggi al suolo dei suddetti elementi non dovranno costituire intralcio o pericolo alla circolazione pedonale e dovranno garantire una buona stabilità della struttura.
Per i dehors di lunga durata è consentito il posizionamento di pannelli laterali con altezza massima di m. 1,80 dal piano calpestio, di cui la parte eventualmente opaca o parapetto, per motivi di sicurezza, non dovrà superare m. 1,00 dal piano stesso.
La distanza fra filo superiore del pannello e filo inferiore della copertura, corrispondente alla porzione aperta, non dovrà essere inferiore a cm. 60.
Le tamponature devono essere fissate al suolo unicamente mediante ancoraggi amovibili posti in opera a secco e cioè senza comportare l’esecuzione o demolizione di opere murarie, quali getti in calcestruzzo, muri di mattone o altri materiali cementati.
Le stesse dovranno essere di materiale antinfortunio trasparente (plexiglas, lastre di policarbonato trasparente, vetro infrangibile o altro materiale similare) e facilmente asportabili.
E) Impianti di illuminazione e di riscaldamento
L’impianto elettrico ed i relativi collegamenti dovranno essere realizzati in conformità alle norme CEI vigenti ed alla legge 46/90. Le luci di illuminazione non dovranno essere in contrasto e/o interferenza con le eventuali segnalazioni semaforiche, né arrecare danno ai conducenti di autoveicoli, oltre che essere in armonia cromatica e stilistica con gli altri elementi di arredo, sia della struttura che dell’ambiente urbano circostante.
Gli apparecchi di riscaldamento devono essere a bassa dispersione di calore ed a basso consumo energetico, sostenuti da piantane mobili e integrati nella struttura.
Detti impianti, certificati secondo norme CE con omologazione che attesti la conformità del prodotto, devono essere realizzati in maniera tale da non costituire intralcio e/o pericolo per gli utenti.